Ultima modifica: 20 Gennaio 2016

Progetto “Senza Zaino” al Vidari

Importanti novità in arrivo al Vidari: nel prossimo anno scolastico sarà infatti introdotto il metodo “Senza Zaino”. Il progetto verrà presentato il  20 gennaio presso la scuola Bramante, alle 18.00, dalla dott.ssa Daniela Pampaloni, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Fauglia (Pisa) e responsabile nazionale della Rete “Senza zaino”.

Nata in Toscana nel 2002, Senza Zaino è una realtà che conta una solida rete di comunità educanti in Italia. Il movimento coinvolge più di 100 istituti distribuiti in tutte le regioni.
I valori fondanti, che coinvolgono adulti e bambini,  sono l’ospitalità, la responsabilità e la comunità e sono concretamente esercitati attraverso la gestione autonoma dell’attività, il lavoro di gruppo, la cura dei materiali e dell’ambiente, la gestione autonoma del tempo e delle incombenze personali, l’aiuto reciproco. L’ospitalità e l’accoglienza si realizzano a partire dal vivere in un ambiente fisico ben organizzato, gradevole e funzionale, pronto ad ospitare ed accogliere le varie diversità.
Punti di forza la centralità dell’alunno e del suo benessere a scuola, l’impiego di metodologie attive volte a promuovere l’autonomia, la cooperazione, la crescita multidimensionale della persona, l’uso di strumenti di apprendimento ispirati alla didattica attiva, la strutturazione dell’aula secondo precisi criteri di funzionalità ed estetica.
La cattedra tradizionale sparisce, i banchi sono sostituiti da grandi tavoli quadrati, il materiale didattico resta in classe ed è condiviso tra tutti gli alunni. Nell’aula vi sono spazi attrezzati in aree di lavoro.
Le attività didattiche, che seguono i normali programmi ministeriali, sono pensate per sviluppare l’autonomia e la responsabilità dei ragazzi, sostituendo alla competizione per il voto la collaborazione tra i compagni.
L’attività didattica è volta a sollecitare il senso della ricerca, la costruzione dei saperi, le capacità di progettare e le competenze per risolvere problemi. Ciò che cerchiamo di realizzare è una scuola di respiro europeo: molte delle azioni sono infatti prassi da tempo in molti sistemi scolastici europei.
Gli insegnanti coinvolti seguono dei corsi organizzati dalla rete nazionale “Senza zaino”, creano comunità professionali per lo scambio di pratiche, idee e procedure.
Per informazioni si può consultare il sito www.senzazaino.it.